il teatro da capo a piedi storia, lessico, mestieri e propedeutica per conoscere e capire il teatro.
Riservato alle scuole elementari e medie inferiori.

Patrizia Ascione e Stefano Cavallini al Teatro Guglielmi di Massa - 2006Da tempo si conosce e sperimenta l’utilità del teatro in generale e in particolare del teatro d’animazione nell’ambito educativo, terapeutico e sociale, di cui esiste una consistente letteratura. La nostra compagnia lavora professionalmente con il Teatro di Figura dal 1998; e in educazione usiamo la “figura” come mezzo (quindi non come fine estetico) in grado di facilitare l’espressione dei sentimenti e delle idee sia in ambito di sofferenza, sia in situazioni dove esiste una difficoltà nella comunicazione o nella necessità di crearne una.? Il burattino in particolare è un ausilio nelle attività didattiche ed educative; è inserito nei programmi ministeriali italiani già dal 1955 e in seguito in quelli del 1985.
Il progetto si compone di quattro parti, per un totale di 30 ore circa (60 ore in tutto) con 2 operatori con oltre 20 anni di professione teatrale e di educazione al teatro.
Patrizia Ascione - Teatro da capo a piedi
LE FASI

1a parte IN TEATRO – Visita al teatro cittadino
In questa fase saranno distribuite delle schede in cui, con immagini e testo, sarà illustrata una brevissima storia del teatro; sarà incluso un elenco di termini che costituiscono il lessico teatrale, composto da elementi che compongono un teatro e termini che riguardano i mestieri del teatro.
LESSICO TEATRALE: gli alunni saranno accompagnati a visionare il palcoscenico e a vedere e capire gli elementi che lo compongono, con i relativi meccanismi;
MESTIERI DEL TEATRO: con gli alunni in platea, faremo capire, con esempi pratici, cosa fanno i lavoratori del teatro, sia tecnici (elettricisti, macchinisti, fonici, ecc.) che artistici (drammaturgo, regista, attore, mimo, ecc.)
2a parte IN CLASSE – Propedeutica alla visione di uno spettacolo (necessaria una classe dotata di LIM, per proiettare immagini e filmati)
In questa fase saranno toccati i seguenti punti:
– differenza tra testo e rappresentazione teatrale; differenza fra marionette e burattini; perché il teatro di figura; i materiali per la costruzione delle figure; perché Habanera usa la gommapiuma; dimostrazione di come si costruisce un personaggio; differenza fra marionette e burattini; i movimenti dei personaggi; perché il teatro di figura; dimostrazione del movimento di un personaggio creato con un foulard usando due storie senza parole; trasformazione delle storie in testo appena viste per capire quante parole servono a rappresentarle; finale con la visione di alcuni video.
3a parte IN CLASSE – scolpire la gommapiuma (ottenere una sfera da un cubo)
I bambini dovranno scolpire la gommapiuma con le forbici e creare una sfera. La coloreranno e con l’aggiunta di altro materiale (lana, carta, pelle, ecc.) creeranno un burattino da dito a cui daranno una voce e inizieranno a dargli un movimento.
4a parte IN TEATRO – Il movimento e la voce
In quest’ultima fase porteremo in palcoscenico alcune nostre figure tra marionette, burattini e pupazzi e pezzi di scena, per dimostrare ai bambini (in platea) il movimento possibile delle nostre figure.N.B. – Il progetto sarà adeguato secondo l’età delle classi, riducendo o ampliando determinate parti.

Gli operatori per gruppo saranno:
Patrizia Ascione – scenografa, costumista
Stefano Cavallini – drammaturgo, sceneggiatore, soggettista, regista

Il teatro da Capo a Piedi
info: Habanera Teatro

propedeutica al Teatro di FiguraINCONTRO/DIMOSTRAZIONE
percorso propedeutico alla visione
di uno spettacolo di Teatro di Figura.
Conoscere il Teatro di Figura prima
di assistere a uno spettacolo.
Con foto, filmati e dimostrazioni dal vivo.

la creazione di Sancho Panza

Il tentativo di far conoscere il teatro come mezzo multimediale per eccellenza alle nuove generazioni è l’intento, la missione, che Habanera Teatro porta avanti ormai da quasi vent’anni; in un periodo in cui il teatro è diventato minimale per necessità, il Teatro di Figura moderno è forse l’unico che possa combattere il fronte di fuoco inesauribile e spietato come quello della pubblicità e del gioco elettronico.

Azzurra Balena
2007 – Debutto al Teatro del Lac di Azzurra Balena

Sarà forse per la poca frequentazione di questo mondo per cui il pubblico dei bambini (ma anche quello degli adulti) si entusiasma e si stupisce per un oggetto inanimato come un burattino o una marionetta che sia mosso su di un palcoscenico, in una baracca o su un’inquadratura nera; i burattini e le marionette continuano ad affascinare, a vivere nel loro mondo fantastico per raccontarci storie, a narrarci le loro vicende, pur sapendo che dietro a quei personaggi c’è un uomo, un manipolatore, in grado di controllare perfettamente il movimento della sua creatura, fino a farla sembrar vera e autentica. È lì davanti a noi, senza niente che vi si interponga, senza schermi, con quelle facce a tratti vere e quei sentimenti uguali ai nostri.
La luce, il buio, la penombra, la musica, i rumori, le parole (poche), le scene fanno il resto, il resto di un mondo vivo e palpitante che scompare in un soffio: appena le luci della platea si accendono.

Il progetto
(necessario proiettore o LIM per proiettare foto e video) – durata un’ora circa, con gli autori/protagonisti dello spettacolo: Patrizia Ascione e Stefano Cavallini.
• introduzione alla storia (che può riguardare la tradizione novellistica, la trasposizione di un testo letterario o il rielaborazione di una fiaba conosciuta);
• differenze tra scrittura letteraria e rappresentazione teatrale (visualità, testo, movimenti);
• perché il teatro di figura: ovvero, esprimere concetti con il minimo delle parole necessarie;
• perché Habanera usa la gommapiuma;
• il materiale: tagliare, scolpire e colorare la gommapiuma;
• dimostrazione di come si costruisce un personaggio;
• i vari tipi di figure (differenza fra marionette e burattini);
• i movimenti dei personaggi (camminata, il respiro, uso di una mano, la testa);
• dimostrazione del movimento di un personaggio creato con un foulard attraverso due storielle senza parole;
• trasformazione delle storielle suddette in testo per capire quante parole servirebbero a rappresentarle senza il teatro di figura;
• finale con la visione di alcuni video.

Don Chisciotte e la Luna
Habanera Teatro, “Don Chisciotte e la Luna”, Teatro Roma, Castagneto Carducci (LI), Toscana, Italia – 2016

A parte l’uso della LIM il materiale e le attrezzature necessarie sono a carico di Habanera Teatro.

L’incontro, con le relative dimostrazioni pratiche, serve a introdurre alunni e insegnanti al Teatro di Figura, disciplina artistica poco frequentata e di cui ne vengono ignorate le potenzialità sia artistiche che pedagogiche.
Tuttavia il Teatro di Figura o d’Animazione, che dir si voglia, fa parte dei numerosi e importanti bagagli artistici e culturali ereditati dai nostri avi, al quale, come ad altri, dobbiamo dare l’importanza che meriterebbe e che all’estero ci invidiano.
È un teatro che ha bisogno del suo spazio rituale, del buio, del silenzio, del contatto spalla a spalla del pubblico, pronto ad emozionarsi, a ridere delle gag, ma anche pronto ad alzarsi e andarsene. E allora nascono spettacoli di eccellenza, creati e messi in scena con l’amore per il particolare, con drammaturgie scandite da meccanismi perfetti, da manipolazioni al limite dell’acrobazia, da scene suggestive e da musiche indimenticabili: un gesto, un’espressione di quel corpo di legno e stoffa, un breve movimento, ma anche un suono, un rumore, una una luce o una musica, per raccontare una fiaba, una storia, un’emozione senza parole.
Il Teatro di Figura moderno deve tentare di esprimere concetti usando tutto ciò che del teatro dispone e dunque: burattini, marionette, pupazzi, fantocci, oggetti di uso comune, suoni, luci, ombre, rumori, musica e infine, ma solo alla fine, la parola. Ed è nell’intreccio virtuoso di questi elementi che per esprimere un’emozione, un concetto o una sensazione con una figura, e dunque narrare al pubblico, è necessario che l’autore sia in grado di mettere in moto l’immaginazione di chi sta guardando, spingendo il pubblico verso le emozioni che questo teatro vuole trasmettere.

Il presente progetto è da considerarsi di massima ed è aperto a qualsiasi proposta di cambiamento o adattamento, oppure a esigenze particolari.

Gli operatori per gruppo saranno:
Patrizia Ascione – scenografa, costumista
Stefano Cavallini – drammaturgo, sceneggiatore, soggettista, regista

Propedeutica al Teatro di Figura
info: Habanera Teatro

Narrare con le Figure
la messa in scena nel Teatro di Figura, riservato a educatori e docenti

Habanera Teatro, Narrare con le Figure, burattini, marionette, teatro di figura, puppetry, puppet

La nostra è l’epoca delle immagini; e oggi, nel quotidiano, esse regnano incontrastate, ma la stragrande maggioranza di quelle immagini non avrebbero alcun significato, se non fossero accompagnate dalle parole.
Se ad esempio provassimo ad abbassare il volume della televisione, ci accorgeremmo che quelle immagini prive di audio, sarebbero del tutto incomprensibili. E solo i grandi temi dell’umanità, come la fame, la povertà o la guerra vengono capite ed è quando un’immagine vale davvero mille parole.Da qui parte il nostro Narrare con le figure, che intende approfondire il linguaggio necessario per una messa in scena usando figure (burattini, marionette, pupazzi), oggetti di uso comune, suoni, rumori, luci, ombre e quant’altro indispensabile a una narrazione teatrale, usando il minimo delle parole necessarie, e (per i docenti) far comprendere l’importanza dell’uso del burattino in educazione.
Il progetto si svolge in due momenti: il primo riguarda il corso vero e proprio, da realizzare in un’aula o in un auditorium; il secondo consiste nella visione e nella eventuale analisi di uno o più spettacoli della nostra compagnia, da realizzare in un teatro della città, a conclusione del percorso.

Qui di seguito le fasi previste:
fase 1 – LA SCRITTURA NEL TEATRO DI FIGURA (minimo 3 ore)

le origini

  1. I burattini dalla Commedia dell’Arte: i caratteri.
  2. Pulcinella. Pulcinella all’estero.
  3. Cosa s’intende per Teatro di Figura moderno: burattini, marionette, sagome, ombre, oggetti, fantocci, grandi figure in cartone, stoffa e cartapesta (Bread & Puppet).

la scrittura

  1. Guardiamoci intorno: apriamo un giornale, osserviamo la televisione oppure un film e cerchiamo un’immagine, o una serie di immagini, che siano in grado di restituirci un concetto, una sensazione o trasmetterci un’emozione, in rapporto alle parole che le accompagnano.
  2. Nel Teatro di Figura non si può semplicemente sostituire agli attori le figure, ma si deve esprimere una sensazione, un’emozione, un concetto usando un gesto, un movimento, un suono, una luce, una figura o una combinazione di questi elementi (multimedialità).
  3. Trovare una o più soluzioni visuali per le frasi C’era una volta… e per …e vissero felici e contenti.
  4. Esempi tratti dalle nostre produzioni e approfondimento sui temi e sulle tecniche usate.
  5. L’importanza della sintesi.
  6. Progettiamo di mettere in scena un Cappuccetto Rosso con il minimo numero di parole e una sola scena che le comprenda tutte.

il teatro di figura in educazione

  1. La figura come primo gioco
  2. Costruzione della figura: sviluppo della manualità
  3. Visione spaziale dell’oggetto: l’inizio dell’astrazione
  4. Sviluppo della pazienza e della concentrazione
  5. Il burattino come strumento di espressione.

fase 2 – LA COSTRUZIONE (minimo 6 ore)

  1. Tipi di figure. Materiali di costruzione tradizionali. I materiali più moderni. Scelta del materiale in base al personaggio che dobbiamo costruire. Scelta degli attrezzi. Modellare una pallina di gommapiuma.
  2. Disegnare il bozzetto del nostro personaggio in base ai movimenti che il personaggio dovrà compiere. Progettare la faccia. Dal disegno alle tre dimensioni: scolpire il nostro progetto. Il naso: scolpito o incollato. Le orecchie.
  3. Scelta delle parrucche e loro costruzione. Scelta degli occhi. Costruzione delle mani. Scelta e costruzione del buratto (nel caso di un burattino). Scelta e costruzione del costume.
  4. Introduzione, progettazione, scelta dei materiali e progettazione delle scene in base alla rappresentazione che andremo a mettere in scena.
  5. Costruzione scene (eventuale).

fase 3 – IL MOVIMENTO (minimo 3 ore)

  1. Il respiro. Il movimento del respirare secondo l’azione in corso: sedersi, alzarsi, camminare; la testa mantiene la direzione e il corpo la segue; i movimenti delle spalle e del braccio. Dormire, sognare, avere un incubo, sognare e tornare a dormire.
  2. Stati d’animo. Movimenti e posizioni per rivelare lo stato d’animo, l’emozione o il pensiero del personaggio in quel preciso istante della scena: fame, paura, disperazione, amore, tristezza, stupore, felicità ecc.
  3. I cinque sensi. I movimenti che rivelano i 5 sensi: vista, olfatto, udito, tatto e gusto. Interazione con gli altri personaggi e i 5 sensi: lo sguardo, il tocco, l’ascoltare, l’annusare, il gustare.
  4. Il sottotesto. Preparazione dei movimenti per mezzo della scrittura. Esercitarsi a scrivere le azioni per abituarsi al sottotesto e a dare conclusione all’azione stessa.
  5. Scenetta: una porta oltre la quale giace in un letto d’ospedale un caro amico molto malato… Abbiamo portato un mazzo di fiori… Noi sappiamo… Lui non sa che sta per morire…

fase 4 – LA CONCLUSIONE

  1. Assistere a uno spettacolo delle nostre produzioni per “toccare con mano” il percorso appena concluso.

Spettacoli proposti:
Azzurra Balena
Don Chisciotte e la Luna
Petrouchka
Il Flauto Magico di W.A.Mozart


Il presente progetto è da considerarsi di massima ed è aperto a qualsiasi proposta di cambiamento o adattamento, oppure a esigenze particolari.

Gli esperti per gruppo saranno:
Patrizia Ascione – burattinaia, marionettista, scenografa, costumista
Stefano Cavallini – burattinaio, marionettista, drammaturgo, regista

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I PROSSIMI CORSI…

In via di definizione.

… E I CORSI PASSATI
  • 8, 15, 22 e 29 novembre 2017
    presso la Sezione Soci Coop, Via Valgimigli, 3 – Pisa
    dalle ore 17.30 alle ore 19.00
    corso gratuito
  • 9, 16, 23 e 30 novembre 2016
    presso la Sezione Soci Coop, Via Valgimigli, 3 – Pisa
    dalle ore 17.00 alle ore 19.00
  • 30/03/2012 e 6-13/3/2012
    Coop.Sociale Il Cosmo-Cecina LI
    Confcommercio-Siena
    Aggiornamento corpo docente
    info: 0586 769255
  • 27/02/2012
    Comune di PIOMBINO
    in collaborazione con
    Fondazione Toscana Spettacolo
    e Fondazione Sipario Toscana
    info: Comune di Piombino, uf.Cultura 0565 63296
  • 17-18 e 24-25 febbraio 2011
    La Città del Teatro
    inizio ore 17.00 – Cascina PI
    maggiori info:
    La Città del Teatro
  • 03/03/2010
    Comune di LIVORNO
    Speciale Scuola e Teatro
    Laboratorio Teatro del CRED

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Narrare con le Figure
info: Habanera Teatro


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per docenti
NARRARE CON LE FIGURE
per alunni
LABORATORI PROPEDEUTICI ALLO SPETTACOLO
LABORATORIO ALLA SCOPERTA DEL TEATRO

GALLERIA LABORATORI – click on pictures to enlarge