Fondazione Teseco per l’Arte e il Teatro Nuovo Giovanni da UdineSpettacolo di Teatro di Figura per pupazzi, marionette a bacchetta e burattini in gommapiuma finemente scolpiti, proiezione multimediale e attore su nero, con:
Patrizia Ascione
il Burattinaio e animatrice
Stefano Cavallini
il Gendarme e animatore
Serena Cercignano
il Giocoliere e animatrice

È un martedì grasso a San Pietroburgo.
Nonostante la neve per le strade e il freddo, la gente si è riversata in piazza a ballare e a cantare al suono dei musicisti di strada, infagottati per il gelo: hanno anche i guanti a mezze dita.
Ci sono i saltimbanchi, gli acrobati, i forzuti, le giostre, ma tutti attendono il teatro dei burattini.
Eccolo, eccolo, arriva il teatro dei burattini.
Il burattinaio tira la baracca sulle ruote e richiama l’attenzione della folla.
Venite gente, venite. Sta arrivando il Gran Teatro dei Burattini. Forza avvicinatevi… accomodatevi…
Il burattinaio si ferma proprio nel centro della piazza e tutti gli si fanno intorno.
Ehi, ehi non spingete, c’è posto per tutti. Avanti, avanti, che adesso comincia lo spettacolo della ballerina più brava di tutte le Russie e del suo innamorato. E poi… indovinate chi c’è?! Il burattino Pétrouchka! Lo aspettavate, vero? Forza, che vado a cominciare.
Tutti ridono e si divertono e alla fine scende la notte, la piazza si svuota e d’un tratto una luce nel minuscolo teatro si accende, il sipario si apre…..
Inizia così la piccola storia di un grande personaggio della tradizione russa: Pétrouchka che Igor Stravinskij ha contribuito a immortalare.
Lo spettacolo è interamente guidato dalla musica, ma rispetta i canoni della migliore tradizione dei burattini, dove il pubblico individua immediatamente i ruoli dei personaggi e parteggia per loro; così sullo sfondo della storia d’amore si muovono la Ballerina, il Moro (il nostro non sarà un moro, il personaggio tradizionale, ma un personaggio tipo, uno di quegli individui che usano la violenza come metodo per autoaffermarsi o affermare le proprie idee; abbiamo voluto rappresentare la violenza, che non è mai necessaria ed è sempre inutile, come appunto l’uccisione del povero Pétrouchka da parte del Moro nella versione originale) il Burattinaio, il Carnevale e, naturalmente, Pétrouchka.
Un’amore impossibile e una fine imprevista per un personaggio e una musica eterni.
pupazzi e scenografie:
Patrizia Ascione
riduzione, testi e regia:
Stefano Cavallini
organizzazione generale:
Habanera associazione
Pétrouchka, scene burlesche in 4 quadri di Igor Stravinskij
eseguite dalla London Symphony Orchestra, diretta da Claudio Abbado
registrazione del 1980 c/o la Walthamstow Town Hall – London
Leslie Howard – piano
La locandina
