un don Chisciotte trasognato, combattuto tra apparizioni e fantasticherie
Un classico della letteratura mondiale trasposto per marionette a bacchetta, burattini e pupazzi su nero, liberamente ispirato all’opera di Miguel de Cervantes
In collaborazione con la Fondazione Teseco per l’Arte
scene, costumi e figure scolpite in gommapiuma Patrizia Ascione
testi, adattamento e regia Stefano Cavallini
musica di scena Jordi Savall tratta da Don Quijote de la Mancha – La capella Reial de Catalunya
“Tragitto breve o tragitto lungo che Clavilegno appaia senza indulgo; strada sovrana, volo supremo con Clavilegno dalla Luna non torneremo”
È un don Chisciotte che non ha più niente da fare.
Sulla Terra tutti i torti sono stati riparati, le offese lavate e tutte le donzelle sono state salvate. Un cavaliere errante sfaccendato come il suo scudiero e amico Sancio Panza.
Vagano senza mèta finché non incontrano un oste che li mette sulla giusta strada per raggiungere la Luna, dove potranno riprendere le loro mirabili imprese.
Per arrivare sulla Luna avranno bisogno di una cavalcatura magica: Clavilegno, che si materializza con una filastrocca e che i due devono ricostruire da chi incontrano strada facendo, di bocca in bocca, di conoscenza in conoscenza, per far apparire dal nulla il mitico cavallo, con il quale intraprenderanno il fantastico viaggio…
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