Casadio: neuroni specchio e conoscenza

Andrea Casadio, autore televisivo e già ricercatore alla Columbia University di New York, ci parla di una delle più importanti scoperte nella neurofisiologia degli ultimi anni: i neuroni a specchio. Una scoperta tutta italiana avvenuta quasi per caso: compiendo alcuni studi sulle azioni complesse di un macaco, si scoprì che i neuroni coinvolti nello svolgimento di tali azioni “scaricavano” (ossia emettevano scariche elettriche) anche quando il macaco vedeva compiere le stesse azioni da un altro soggetto. Il “fare” e il “veder fare” implicavano il coinvolgimento degli stessi neuroni.

Questi neuroni – chiamati “a specchio” – sono presenti anche negli uomini, e sebbene gli studi in proposito siano ancora in pieno svolgimento, la loro esistenza potrebbe implicare alcune importanti conseguenze riguardo i nostri meccanismi conoscitivi. Ad esempio potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nell’autismo e, soprattutto, ci renderebbero in grado di conoscere e confrontare le nostre azioni sulla base di quelle svolte da un soggetto altro da noi. Potrebbero, quindi, essere degli elementi cardine del nostro rapporto con l’esterno. Non è un caso che i neuroni a specchio siano stati trovati anche nell’area di Broca – ossia quella dedicata al linguaggio – perché l’utilizzo del linguaggio presuppone l’imitazione. Persino a livello emotivo i neuroni a specchio avrebbero una loro funzione, rendendo possibile l’empatia tramite, ad esempio, l’imitazione del pianto o del riso.

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Scrittori precari

“Saranno anche precari ma di certo non sono scrittori”, ha detto Libero di loro. “Una fase buttata lì per attaccarci, ma che noi abbiamo usato perché quello che per noi è centrale è la nostra precarietà di vita”. Simone Ghelli racconta a Rai Letteratura l’esperienza del collettivo Scrittori precari, un progetto nato nel dicembre 2008 dall’iniziativa di Simone Ghelli e Gianluca Liguori, che continuano a curare il blog. omonimo

A loro si è subito aggiunto Luca Piccolino. Nel gennaio 2009 sono entrati a far parte del collettivo Andrea Coffami e Angelo Zabaglio, mentre nel giugno dello stesso anno è stata la volta di Alex Pietrogiacomi. Nel corso del 2011, per motivi personali e professionali, Piccolino e Pietrogiacomi si allontanano dal collettivo, pur continuando a seguire il progetto come collaboratori esterni.

Scrittori precari nasce come rivendicazione della centralità della scrittura e della sua condivisione attraverso la lettura pubblica, in particolare nelle forme di una narrazione in grado di declinare questi nostri anni sacrificati sull’altare della flessibilità: di una letteratura intesa dunque come forma d’impegno civile che sappia spezzare il ritornello della “crisi” con cui si continuano a giustificare i tagli e le disattenzioni reiterate nei confronti del mondo del lavoro, della scuola, dell’istruzione e della cultura.

Scrittori precari è anche un collante che riunisce con le proprie collaborazioni varie realtà italiane, e dimostrazione ne sono state le numerose serate di lettura organizzate nella città di Roma e  il tour con cui abbiamo risalito l’Italia da Napoli a Milano nel 2009, nonché i numerosi ospiti che hanno partecipato nel tempo ai nostri reading e che collaborano col blog.

Da questa esperienza è nato anche lo spettacolo teatrale Trauma cronico. Appunti per un film in terra straniera, per la regia di Dimitri Chimenti e Andrea Montagnani. Continue reading

Guido Cavalcanti, l`amore e l`esilio

Il 29 agosto 1300 muore Guido Cavalcanti. Al centro della sua opera c’è l’esperienza politica e personale dell`esilio. Dai 52 componimenti (34 sonetti, 11 ballate, 2 canzoni, 2 stanze, 1 mottetto) attribuiti al poeta fiorentino emergono, da un lato, la visione drammatica dell`amore, dall`altro, la tenera malinconia per la lontananza forzata dalla Toscana. Giancarlo Dettori legge: “Avete in voi il fior e la verdura”, “In un boschetto trovai pastorella”, “Una giovane donna di Tolosa”, “Perch`io no spero di tornar giammai”. Continue reading

Jovanotti e Faber, insieme lungo le sponde di Spoon River

Nel 1971 Fabrizio De André pubblicò l’album “Non al denaro, non all’amore, né al Cielo”, liberamente ispirato a L’Antologia di Spoon River, un classico della poesia americana pubblicato nel 1915 da Edgar Lee Masters. Lorenzo Jovanotti ricorda come venne in contato con entrambi: “Tramite mio fratello Umberto, che dal disco era risalito all’antologia tradotta da Fernanda Pivano [e pubblicata per la prima volta in Italia nel 1943]. Del disco di De Andrè mi colpì la densità delle sue immagini. Quando mio fratello mi fece notare che l’ ispirazione era un volume di poesie lo lessi. Ora in casa mia ne avrò 5 o 6 edizioni diverse”.

Alla trasmissione “Che tempo che fa”, il cantautore-rapper romano sceglie di rendere omaggio alla poetica di Masters e di De André con una rilettura dei alcuni brani tratti dalla Antologia.

“Un capolavoro, un classico bellissimo e senza tempo, una grande scuola per imparare a spostare il tuo punto di vista, per farti vedere il mondo attraverso tanti occhi diversi”: così Jovanotti definisce l’Antologia di Spoon River. “Mi capitano spesso ragazzi che mi chiedono consigli sui libri da leggere e questo non manca mai nelle mie liste. È perfetto per un primo approccio alla poesia. Essendo americano, Edgar Lee Masters ha un linguaggio meno lirico di quello che normalmente abbiniamo alla poesia. E poi Fernanda Pivano ne ha fatto una traduzione splendida”.

Jovanotti sceglie di interpretare i brani proprio dai luoghi della provincia americana che li videro nascere. “Tutta l’Antologia ha una caratteristica” – continua il cantante – “sono ritratti poetici e cinematografici. La vedrei bene come un film dei fratelli Coen. Leggendo quegli epitaffi si sente il profumo di queste persone, si sente la loro vita”. Continue reading

Affinati racconta Isaac B. Singer

Scrittore ebreo-polacco di lingua yiddish vissuto negli Stati Uniti, premio Nobel per la letteratura nel 1978, Isaac Bashevis Singer raggiunge nella forma narrativa del racconto il vertice della propria arte. “Un repertorio straordinario di caratteri umani e di errori in cui ognuno di noi può riconoscere qualcosa di se stesso”, dice Eraldo Affinati. “Soprattutto nel periodo americano Singer fa sentire tutto lo scarto tra la sua formazione yiddish e il mondo moderno. Perduto in America, assume una dimensione narrativa bifocale: guarda le cose moderne mantenendo il suo sguardo antico”. Continue reading

Ernesto Ferrero su Emilio Salgari

Nato a Torino il 6 maggio 1938, Ernesto Ferrero dagli anni sessanta agli anni ottanta ha fatto parte dell’organigramma della casa editrice Einaudi, ricoprendo vari ruoli fino a quello di direttore editoriale. Qui lo ascoltiamo nelle vesti di appassionato salgariano. 

 

 

Dalla esperienza all’Einaudi Ferrero ha tratto il libro I migliori anni della nostra vita (2005). Si è occupato di linguistica, di critica letteraria, di storia. È stato traduttore di Céline e di Flaubert.  Nel 1972 ha pubblicato I gerghi della mala dal ‘400 a oggi (Premio Viareggio Opera prima), ampliato nel 1991 nel Dizionario storico dei gerghi italiani. Come critico, si è occupato di Carlo Emilio Gadda (1972), di Italo Calvino (1995) e di Primo Levi (1997 e 2007). Come narratore, ha esordito nel 1980 con il romanzo Cervo Bianco, poi riproposto in una nuova stesura con il titolo L’anno dell’Indiano (2001). Nel 2000 ha vinto il Premio Strega con il romanzo N., che ricostruisce i trecento giorni dell’esilio di Napoleone all’isola d’Elba attraverso lo sguardo del suo bibliotecario. Nell’ottobre 2002 è uscito Lezioni napoleoniche (Premio Isola d’Elba-Raffaello Brignetti 2003; Premio Rhegium Julii 2003). In Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari (2011) ha rievocato la complessa figura dell’autore di Sandokan e de Le tigri di Mompracem a cento anni dalla morte.
Dal 1998 Ernesto Ferrero è direttore del ‘Salone Internazionale del Libro di Torino’.

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Arte Fiera Bologna 2014

Dal 24 al 27 gennaio ha luogo a Bologna la 38a edizione 2014 di Arte Fiera, l’appuntamento più importante in Italia per l’arte moderna e contemporanea.Su 10 mila metri quadri saranno esposte 2000 opere di 1100 artisti. 

 Sono 172 le gallerie presenti con una crescita del 27% sul 2013. Un balzo in avanti che arriva dalle nuove esposizioni dedicate alla seconda metà dell’800 e alla fotografia. Nuovo Focus con 10 gallerie sull’est europeo – anche in città al Museo Archeologico con la mostra “Il piedistallo vuoto. Fantasmi dal’Est Europa” – e una sezione sulla Cina, tornano poi le giovani promesse con “Nuove proposte” e le monografiche con “Solo Show”.  33 gli espositori fra editori, librerie, istituzioni e periodici d’arte.  Continue reading

VIII Edizione di Ritratti di poesia

Il Tempio di Adriano a piazza di Pietra, Roma, ospiterà il prossimo mercoledì 12 febbraio l’ottava edizione di «Ritratti di Poesia», progetto nato come osservatorio sulla poesia contemporanea e divenuta negli anni uno dei più rilevanti appuntamenti dedicati a questa espressione artistica. Quest’anno, tra i protagonisti, i candidati al Nobel Adam Zagajewski e Yang Lian. La rassegna, promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei con la collaborazione di InventaEventi, è curata da Vincenzo Mascolo. La manifestazione, aperta gratuitamente al pubblico, si snoderà nell’arco dell’intera giornata e sarà focalizzata sulla diversità delle espressioni poetiche e sull’importanza dell’oralità. Il primo incontro, Caro poeta, vedrà protagonisti Maria Grazia Calandrone, Valerio Magrelli, Elio Pecora e Lidia Riviello che dopo essere stati ospitati dai licei romani Francesco d’Assisi, Lucrezio Caro, Virgilio e Vivona, risponderanno alle domande degli studenti. A seguire la proclamazione dei vincitori della prima edizione del concorso Ritratti di poesia.140, nato per sperimentare la poesia nei 140 caratteri richiesti da Twitter.   Continue reading

Festival della narrativa francese 2014

 

Dal 23 gennaio al 1 marzo l’Institut français Italia invita 24 autori francofoni in 14 città d’Italia: Bari, Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Mantova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Torino, Venezia.

La quarta edizione del Festival della Narrativa francese accende i riflettori sulla scrittura al femminile, dal momento che 8 scrittrici hanno risposto all’appello di quest’anno, contro le 4 del 2013. Tra queste, Yasmine Ghata, ma anche Maylis de Kerangal e Emmanuelle Pireyre. Questa femminilizzazione sottolinea anche l’apparizione di una generazione d’autori che stanno rinnovando il paesaggio della narrativa in lingua francese. Le esperienze originali di Julia Deck (39 anni), di Joy Sorman (40 anni), di Pierric Bailly (31 anni) o ancora di Michael Uras (36 anni) testimonieranno nel corso del festival la nuova creatività letteraria francese.

Vassilis Alexakis, Didier Decoin (membro dell’Académie Goncourt), Marc Dugain e Jean-Noël Schifano, autori il cui talento è già stato ampiamente riconosciuto, andranno ad arricchire questo programma decisamente eclettico. Il premio Goncourt 2013, Pierre Lemaitre, insieme a Hubert Mingarelli e Christian Garcin non mancheranno all’appello e presenteranno le loro ultime opere, già successo di critica in Francia. L’eccezionale vitalità dell’editoria francese per ragazzi sarà anch’essa rappresentata da due romanzieri, Marie Desplechin e Yves Grevet, e dal celebre illustratore Blex Bolex.

Infine, la letteratura straniera in lingua francese sarà in programma con Vassilis Alexakis (Grecia), Bernard Quiriny (Belgio), Nahal Tajadod (Iran) e Jean-Philippe Toussaint (Belgio).  Continue reading

Vi racconto un romanzo

Dalla Russia con amore, Conversazioni e letture a cura di Valerio Magrelli. Roma. Auditorium, Parco della musica, Teatro Studio ore 21: organizzati in forma di conversazione introduttiva all’ascolto del testo, gli incontri dureranno circa un’ora e quindici ciascuno (senza intervallo). Insieme a Valerio Magrelli, ognuno degli studiosi invitati esaminerà alcune pagine degli autori scelti. Si partirà dalla presentazione biografica dell’autore, per passare all’analisi letteraria, cedendo infine la parola alla lettura vera e propria, eseguita da alcuni fra i più noti attori italiani. L’iniziativa vuole evitare tanto le secche dello specialismo, quanto i naufragi del dilettantismo, per dare agli spettatori non solo la possibilità di conoscere classici del secolo scorso, ma anche quella di scendere nel vivo dell’officina linguistica, in uno spazio troppe volte ignorato dal pubblico.

 
Lunedì  27/01/2014, Sonia Bergamasco legge Anna Karenina di Lev Tolstoj

Lunedì  24/02/2014, Eleonora Brigliadori legge Noi di Evgenij Ivanovič Zamjatin

Lunedì  17/03/2014, Andrea Giordana legge Pietroburgo di Andrej Belyj

Lunedì  14/04/2014, Giorgio Marchesi legge Vita e destino di Vasilij Grossman

 Lunedì  12/05/2014, Antonio Catania legge Mosca sulla vodka / Mosca-Petuski di Viktor Erofeev Continue reading

Fahrenheit

 

Fahrenheit è un programma radiofonico in onda dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00 RAI Radio 3.  Il nome della trasmissione è ispirato a Fahrenheit 451, romanzo di Ray Bradbury. Il programma prevede interviste su temi di attualità culturale e ampie presentazioni di libri, incontri con gli autori e spazi dedicati alla letteratura per ragazzi, alla scienza, alla poesia, a giochi intellettuali e ad ascolti musicali, alla caccia a libri introvabili e ai collegamenti con librerie, biblioteche, festival culturali e altre manifestazioni artistiche.

 

Al suo interno va in onda la rubrica “Ad alta voce”, che propone la lettura a puntate di un classico della letteratura. Continue reading

Cult Book

CultBook è la trasmissione di Rai Educational dedicata ai grandi libri di ieri e di oggi. Il format nasce dalla convinzione che la migliore letteratura esprime la vita nelle sue tensioni più profonde e che la lettura di un buon libro può essere un’esperienza tanto coinvolgente da cambiare la percezione della realtà e della nostra storia. Continue reading