Matteo B.Bianchi: Betty e Maria

Betty lavora come assistente in uno studio dentistico e si sente un po’ in colpa perché a differenza dei coetanei ha un posto fisso. Vive con sua madre Adele e ha un fidanzato, Diego, che lavora in un’autofficina. Un giorno di fronte a Betty compare Maria, la Madonna, prima come bagliori indistinti, poi come una vera e propria presenza con cui solo lei riesce a comunicare. Inizialmente tesissima per questa intrusione, Betty si affeziona all’amica evanescente che sorride sempre e apprezza tutto ciò che vede, che sia un grande magazzino, un cimitero, un bar o una pista da ballo. La crisi scoppia quando Vero, amica di Betty, viene investita da un camion. Lei vorrebbe che Maria intervenisse e le salvasse la vita; Maria le dice che non può farlo e scompare. Ma c’è ancora margine per un suo ritorno grazie ai social media… In realtà a Matteo B. Bianchi più che il divino interessa l’umano, più che il miracolo la quotidianità, e soprattutto lo sforzo che dobbiamo compiere per guardare in noi stessi e capire cosa vogliamo veramente.

Matteo B. Bianchi nasce a Locate di Triulzi il 18 aprile 1966. Ha pubblicato i romanzi Generations of love (1999), Fermati tanto così (2002) ed Esperimenti di felicità provvisoria (2006), per Dalai editore. Nel 2008 ha curato con Giorgio Vasta il Dizionario Affettivo della Lingua Italiana (Fandango). Ha scritto programmi per la radio (“Dispenser” Radio Due Rai) e la tv (“Victor Victoria”, La7). Attualmente è autore del programma “Quelli che il calcio” (Rai Due). Scrive sul blog www.matteobblog.blogspot.com, dirige on line la sua rivista di narrativa ‘tina (www.matteobb.com/tina) e lavora come editor presso la casa editrice milanese Indiana. Il suo ultimo romanzo è Apocalisse a domicilio (Marsilio, 2010). Continue reading

Carmen Pellegrino: sulla sponda di un altro fiume

Padre, madre e figlia vivono in un paese sull’Appennino lucano: lui, Giosuè, è un uomo tutto certezze e ideali, lei, Nora, convive con una depressione che la fa sprofondare nel silenzio; da bambina Lulù li subisce entrambi. Giosuè fa promettere a Lulù che studierà agraria e collaborerà con lui alla realizzazione dell’Ignota Ideale, una città sul fiume in cui ci saranno case e cure per tutti, e che sposerà la persona scelta da lui, pronta a servire la causa; Nora non riesce a prendersi cura della figlia, ama solo i funerali degli sconosciuti e i vestiti con cui sogna di essere sepolta. Isolata dai coetanei, Lulù si rifugia nei libri. A diciassette anni conosce un ragazzo, s’innamora, ma per compiacere suo padre rinuncia a lui, e rinuncia anche a studiare i poeti. Tornata a casa con la laurea in agraria, Lulù scopre che il progetto di Fiumeterra del padre si è infranto contro le pale eoliche che sono state istallate nel terreno. Per trattenere la figlia, Giosuè prova a giocare la carta del ricatto materno: tua madre ha bisogno di te. Lulù sale sulla macchina di Nora, guida fino al Nord, si stabilisce su un altro fiume, conosce Andreone e non dà più notizie di sé. In Se mi tornassi questa sera accanto (Giunti) Carmen Pellegrino alterna le lettere di Giosuè a Lulù con una terza persona che ci ragguaglia su momenti diversi della loro vita e conclude con una lettera di Lulù ai genitori. Ci offre il ritratto di un luogo molto amato e di un aspro giogo familiare, ci racconta di una sofferta emancipazione e di una riconciliazione con sé stessi. Continue reading

Maria Rosaria Valentini: una storia di luoghi e di atmosfere

Magnifica, il romanzo di Maria Rosaria Valentini pubblicato da Sellerio, è ambientato in uno sperduto villaggio del Basso Lazio nel dopoguerra. Dopo la morte della madre, la giovane Ada Maria si prende cura cura del fratello; un giorno alla Faggeta incontra un soldato tedesco che, traumatizzato dalla guerra, è diventato un uomo del bosco. Tra i due poco a poco sboccia l’amore, Ada Maria resta incinta e riesce a convincere il suo Benedikt a tornare tra gli uomini. La tragedia è in agguato e Ada Maria trova conforto nella sua bambina (la Magnifica del titolo), nell’amante del padre, nel fratello e nella compagna di lui. “Una storia di gente semplice, in cui la natura ha un respiro e una forza pari a quella di un personaggio”: così definisce il suo libro Maria Rosaria Valentini in questa intervista.

 

Maria Rosaria Valentini è scrittrice e poeta. Nata nel 1963, si laurea a Roma in germanistica e da molti anni vive in Svizzera. Ha pubblicato il racconto Quattro mele annurche e il romanzo breve Antonia, per Gabriele Capelli Editore. Il suo ultimo libro è Mimose a dicembre (Keller 2013). Continue reading

Mauro Covacich: per una cartografia interiore

“La città interiore è ciò che accade nella mia mente, non volevo scrivere un libro su Trieste, volevo ricostruire una mia genealogia letteraria e affettiva” così Mauro Covacich presenta La città interiore (La nave di Teseo).  Confluiscono in questo libro vari filoni: c’è quello letterario, quello autobiografico, quello on the road, quello storico, quello bibliografico. Una mappa fatta di incontri con scrittori famosi e personaggi meno noti, di scambi con amici e parenti. Tra i modelli letterari di Covacich, Milan Kundera, Elias Canetti e W.G.Sebald. “Trieste ha saputo trasformare l’odio in una forma di convivenza, per questo la vedo in dialogo con città come Belfast, Montreal, Città del Capo e Gerusalemme”: la propria città è anche un modello di superamento dei conflitti etnici in un momento in cui questi riesplodono ovunque con grande violenza.  Questi i temi trattati nella conversazione con Mauro Covacich a proposito de La città interiore.

 

Mauro Covacich è nato a Trieste nel 1965. Ha pubblicato diversi libri di narrativa, tra cui: Storia di pazzi e di normali (Theoria 1993, Laterza 2007), Anomalie (Mondadori 1998, 2001), L’amore contro (Mondadori 2001 e Einaudi 2009), A perdifiato (Mondadori 2003, Einaudi 2005), Fiona (Einaudi 2005 e 2011), Trieste sottosopra (Laterza 2006), Prima di sparire (Einaudi 2008 e 2010), A nome tuo (Einaudi 2011), L’esperimento (Einaudi 2013), La sposa (Bompiani 2014). Continue reading

“Collezione permanente – Serie”, capolavori del Museo di Fotografia Contemporanea

Il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Mi) propone dal 5 all’11 giugno, in occasione della prima edizione di Milano PhotoWeek, la settimana dedicata alla fotografia promossa dall’amministrazione comunale milanese, la mostra “Collezione permanente – Serie”. In esposizione una selezione di serie fotografiche di importanti autori italiani e stranieri conservate nella raccolta museale. Le serie scelte sono Flipper (1977-1978) di Olivo Barbieri; Archivio dello Spazio (1994) di Marina Ballo Charmet; Ana (1964) di Günter Brus; Spazio vuoto (1998-2001) di Ezio Colanzi; Un po’ di terra in cielo un po’ di cielo in terra (1973) di Mario Cresci; Nocturne (1980-1981) di Gilbert Fastaenekens; 2 a.m. A Family Business Society (2006) di Luigi Gariglio; Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1981-1983) di Mario Giacomelli; Untitled 1998 di Paul Graham; In urbe (2001) di Tancredi Mangano; Fotogramma (1965-1969) di Floris Neusüss; Il velo (2007) di Alessandra Spranzi e European fields (1996-2005) di Hans Van der Meer. Continue reading

Picasso, Napoli ed un sipario: una mostra racconta

Pablo Picasso raccontato da Save The Date  come in un immaginario grande Teatro, attraverso la sua più grande opera:  “Il sipario per Parade”. Opera contenuta nella più complessa mostra Picasso e Napoli: Parade che si terrà al Museo di  Capodimonte dall’8 aprile al 10 luglio 2017. E’ un appuntamento unico ed importante per scoprire la storia di questo sipario, di 17 metri di base per 10 di altezza, dipinto da Picasso durante un viaggio a Roma e che illustra un circo con pagliacci, ballerine ed animali. Viste le sue dimensioni l’opera è stata esposta solo in rare occasioni.  http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/picasso-e-napoli-parade-uno-spettacolo-una-visione-unopera-darte/ Continue reading

Il Teatrino del Sole 2017 è quasi al completo

La mostra a Effetto Venezia del 2010

Anche quest’anno siamo riusciti a mettere su la XVII edizione del Teatrino del Sole a Marina di Pisa e la XV nella provincia di Livorno, dove hanno aderito i Comuni di Livorno, Rosignano (questi due ancora da perfezionare), Castagneto Carducci, San Vincenzo e Piombino. In questa edizione ci saranno diverse novità e pensiamo possano essere gradite al nostro pubblico. Ci sarà infatti una mostra di gran parte […]

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Un grande fotografo, una grande retrospettiva: Erwitt a Genova

Save the date racconta la magnifica retrospettiva che il Palazzo Ducale di Genova ha voluto dedicare a uno dei maestri indiscussi della fotografia degli anni ’50 e della fotografia tutta: Elliott Erwitt. La mostra, intitolata Elliott Erwitt Kolor è un omaggio ai colori vivi e sgargianti che caratterizzarono esclusivamente alcuni specifici lavori del maestro, quelli editoriali, istituzionali e pubblicitari. Ed è proprio il carattere inedito di questa produzione artistica a rendere la mostra assolutamente esclusiva. (http://www.palazzoducale.genova.it/elliot-erwitt/) Continue reading

Nature Forever. Piero Gilardi

Piero Gilardi non solo artista, ma anche attivista, critico, teorico, pone al centro della sua ricerca la relazione tra uomo e natura, con uno sguardo profondamente calato nella società. Una mostra al Maxxi ripercorre cinquant’anni di attività dell’artista torinese: dalle composizioni in poliuretano espanso, create negli anni Sessanta, i celebri Tappeti Natura, alle installazioni interattive concepite sin dall’inizio degli anni Ottanta nel segno di un’arte “relazionale”, motore di trasformazioni sociali. Un invito ad entrare in contatto con il lavoro dell’artista e con la sua visione critica della civiltà dei consumi e a riflettere sulle grandi sfide dell’era contemporanea, dai temi ecologici alla biopolitica, dall’etica alla sostenibilità, alle nuove tecnologie.

Roma, Maxxi: Nature forever. Piero Gilardi

Fino al 15 ottobre 2017

 

 

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È pronto (quasi) il Teatrino del Sole 2017

Teatrino del Sole: lavori in corso

In questi giorni abbiamo quasi portato a termine il calendario definitivo del Teatrino del Sole 2017, giunto alla sua XVII edizione. Quest’anno hanno aderito i Comuni di Pisa (Marina di Pisa), San Vincenzo, Piombino, Castagneto Carducci e Livorno (che è ancora in forse). In totale saranno una ventina di appuntamenti che sapranno divertire in un modo diverso e meno banale del solito i nostri bambini.

Si comincerà il […]

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Il Rinascimento elettronico di Bill Viola conquista Firenze

 Save The Date racconta  l’omaggio che Firenze a Palazzo Strozzi ha voluto rendere al maestro indiscusso della video arte, l’artista statunitense Bill Viola, con una mostra intitolata Rinascimento Elettronico. L’esposizione che raccoglie, dalle prime sperimentazioni dell’artista degli anni settanta, fino alle installazioni degli anni duemila, esplora e indaga la spiritualità dell’artista e dell’umanità intera in stretta connessione con il mondo in cui essa vive e con le forze della natura che l’uomo è chiamato a non trascurare (http://www.palazzostrozzi.org/mostre/bill-viola/)

Bill Viola è presente anche alla Galleria degli Uffizi con l’autoritratto donato dall’artista al museo fiorentino nel 2013:  http://www.arte.rai.it/articoli/eppur-si-muove-lautoritratto-di-bill-viola-agli-uffizi/25291/default.aspx Continue reading

L`età dell`innocenza di Edith Wharton secondo Sara Antonelli

Uscito nel 1920, L’età dell’innocenza, vale alla sua autrice, Edith Wharton, l’anno seguente il premio Pulitzer. Sara Antonelli ci racconta come il romanzo, partito come un’”operazione nostalgia” per allontanare il ricordo della guerra si trasformi nella critica feroce di un mondo chiuso e convenzionale. Wharton, chiamata dai suoi amici “l’angelo della devastazione”  e “l’aquila”, descrive l’aristocrazia immobiliare newyorchese come una tribù, schierata nell’espellere da sé l’elemento di disturbo. Newland Archer, innamorato della contessa Ellen Olenska, finisce per sposare la donna con cui è fidanzato, ha dei figli con lei, ma continua per tutta la vita a coltivare il sogno del suo amore impossibile. L’età dell’innocenza è stato portato al cinema da Martin Scorsese e Sara Antonelli ci fa notare le analogie anche formali tra questo film e quelli dello stesso regista sui mafiosi: il regista si concentra sull’analisi di gruppi chiusi che si contrappongono al mondo esterno.    Continue reading