Arrivederci al Teatrino del Sole WINTER

Il pubblico a Marina di Pisa per Trecce Rosse del Teatro del Drago di Ravenna

Entra in archivio anche questa XVII edizione del Teatrino del Sole (la XV nella Provincia di Livorno) con un successo importante che ha visto l’affluenza di pubblico sfiorare i 3000 spettatori, di cui oltre 1.200 paganti. Un successo che ci conforta e ci dà la spinta per continuare anche in inverno. Come accennato alla presentazione dell’ultimo spettacolo a Marina […]

Continue reading

Da Lorenzo Monaco a Luigi Ontani, arte sull’Appennino bolognese

I Fienili del Campiaro di Grizzana Morandi (Bologna) ospitano dal 22 luglio al 17 settembre la mostra “Grizzana, Giorgio Morandi, Francesco Arcangeli: cinquant’anni dopo. Arte in Appennino da Lorenzo Monaco a Luigi Ontani”, curata da Angelo Mazza e Anna Stanzani. L’esposizione presenta una decina di incisioni di Giorgio Morandi, una trentina di dipinti antichi di notevole interesse, da Lorenzo Monaco a Giuseppe Maria Crespi, e alcune opere di Luigi Ontani, facendo anche dialogare tra loro fotografie storiche e recentissime dell’Appennino. La rassegna propone uno sguardo circolare che dal territorio grizzanese si estende al paesaggio dell’Appennino bolognese e alle sue mutazioni, per soffermarsi in particolare sui suoi beni storico-artistici e architettonici, e rende omaggio a tre grandi uomini legati in vario modo a Grizzana: Giorgio Morandi, colui che ha dato fama mondiale al piccolo paese; Francesco Arcangeli, il grande critico che studiò il patrimonio locale; e infine Andrea Emiliani, le cui campagne di rilevamento dei beni dell’Appennino alla fine degli anni Sessanta sono una pietra miliare per la storia della tutela e per uno sviluppo sostenibile del territorio. L’organizzazione è del Comune in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bologna, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il Polo museale dell’Emilia-Romagna e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Continue reading

Guilmi: Cosimo Veneziano e il museo diffuso guilmese

Dal 13 al 23 agosto a Guilmi (Chieti) sarà allestita la mostra personale di Cosimo Veneziano “mOrale”, a cura di Federico Bacci e Lucia Giardino, a conclusione del periodo di residenza dell’artista torinese nel comune abruzzese nell’ambito del progetto GuilmiArtProject. L’autore ha lavorato sulle premesse per la realizzazione di un “museo orale e diffuso nelle case dei guilmesi”, interagendo con la comunità locale. Questi alcuni degli interrogativi, condivisi con i curatori, per i quali ha cercato risposte: che cos’è l’oggetto artistico? Cosa può comunicare l’arte contemporanea? Come evitare le logiche di consumo? Ha senso parlare di opera d’arte come processo conoscitivo? In esposizione interviste, ricerche e analisi visive. Continue reading

Torino: Ferragosto a Palazzo Madama

Domani, martedì 15 agosto, il Palazzo Madama di Torino resterà aperto straordinariamente e si potranno visitare al costo di un euro le collezioni e la mostra “Cose d’altri mondi” allestita in Sala Atelier. Aggiungendo un euro sarà inoltre possibile visitare la nuova mostra fotografica “Franco Fontana. Paesaggi”, in corso nella Corte Medievale. Alle 15.30 è in programma una visita guidata alle raccolte a cura di Theatrum Sabaudiae. Continue reading

Umberto Saba

Il poeta e scrittore Umberto Saba, di cui il 25 agosto si celebrano i 60 anni dalla morte, avvenuta nel 1957) era nato a Trieste il 9 marzo 1883. Al secolo Umberto Poli, per omaggiare le radici ebraiche materne, quando pubblicò le prime poesie si firmò cambiando il cognome con “Saba”, che in ebraico significa “nonno”.

La sua prima raccolta poetica Poesie risale al 1911, mentre nel 1912 pubblica la raccolta Con i miei occhi (il mio secondo libro di versi), in seguito ribattezzata Trieste e una donna. Dopo la Grande Guerra, durante la quale venne richiamato alle armi e collaborò con il giornale Il popolo d’Italia da posizioni interventiste, vide la luce per la prima volta il Canzoniere, una raccolta di poesie a cui lavorava dai primi anni del secolo e che venne pubblicata nel 1922. Nel 1926 pubblica Figure e canti, mentre nel 1928 la rivista Solaria, con cui collaborava e grazie alla quale cominciò a frequentare più assiduamente il mondo letterario, gli dedicò un intero numero.

Nel frattempo, mentre la sua fama di poeta si consolidava, si facevano sempre più insistenti delle crisi nervose con cui combatteva da anni, e cominciò a essere seguito dallo psicanalista Edoardo Weiss, che aveva in cura anche lo scrittore Italo Svevo.

Poco prima della seconda guerra mondiale, alla promulgazione delle leggi razziali del 1938, a causa delle sue origini ebraiche fu costretto a rifugiarsi a Parigi. Nel 1939 tornò in Italia ma, nonostante l’aiuto di alcuni amici, tra cui Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Carlo Levi, dovette nascondersi e cambiare spesso città, il che non gli impedì di pubblicare proprio in quel periodo difficile la raccolta Ultime cose.

Dopo la guerra Saba collaborò con il quotidiano Il Corriere della Sera, nel 1946 vinse il Premio Viareggio per le poesie del dopoguerra, nel 1951 il Premio Accademia dei Lincei e il Premio Taormina e nel 1953 l’Università di Roma La Sapienza gli conferì la Laurea Honoris Causa.

Umberto Saba morì a Gorizia il 25 agosto 1957.

La poesia di Umberto Saba si contraddistinse sempre per una ricerca di verità e di rappresentazione sincera della quotidianità, nel rispetto costante dell’autenticità dell’anima del poeta. La psicanalisi ebbe un ruolo cruciale nella sua produzione poetica, come strumento di costante ricerca interiore e di approfondimento dei traumi subiti nell’ottica di affrontare e superare le nevrosi grazie alla consapevolezza e all’onestà con se stessi. Trieste e la sua vita quotidiana, la sua gente, i suoi paesaggi furono molto importanti per Saba, che dedicò alla sua città natale gran parte dei suoi versi. Altri temi fondamentali per il poeta furono il mare, inteso come simbolo di libertà, gli affetti famigliari e la memoria.

 

Trieste
 
(da Trieste e una donna, 1912)
 
Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un’erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
 
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest’erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all’ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l’ultima, s’aggrappa.
 
Intorno
circola ad ogni cosa
un’aria strana, un’aria tormentosa,
l’aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva. Continue reading

Antico e moderno vanno a braccetto nella Brescia di Mimmo Paladino

 A Brescia parte un interessante progetto che vuole unire antico e contemporaneo. Ogni anno un artista internazionale sarà chiamato a svelare un nuovo punto di vista sullo spazio urbano del centro storico bresciano, grazie al dialogo tra le opere selezionate per l’occasione e i luoghi che le accoglieranno. Il risultato sarà un percorso d’artista, che dal cuore istituzionale della città conduca al Parco Archeologico e al Museo di Santa Giulia. Un viaggio a ritroso da Brescia a Brixia, attraverso la mediazione e la sensibilità di un grande artista del presente.

L’artista selezionato per il 2017 è Mimmo Paladino. Una scelta assolutamente non casuale,  per la sua capacità di alimentare la storia, trasformando i simboli della cultura figurativa del mediterraneo, dagli archetipi al Novecento.
Paladino inoltre è personalmente legato a Brescia. Qui, ben quarant’anni fa, tenne la sua prima personale importante, momento fondamentale per la sua carriera di artista oggi di fama mondiale. Tante dunque le opere dell’ artista campano esposte nei luoghi della citta; per farcele raccontare abbiamo lasciato la parola al curatore  Luigi Di Corato e allo stesso Mimmo Paladino.

“Mimmo Palladino. Ouverture”

Brescia, vari luoghi

Fino al  30 Settembre 2017

 

  Continue reading

“Fractus V”, Sidi Larbi Cherkaoui in scena al Romaeuropa Festival

Fractus V, spettacolo in scena il 26 e il 27 settembre all’Auditorium della Conciliazione, nella Capitale, segna il ritorno del coreografo e danzatore Sidi Larbi Cherkaoui a Romaeuropa Festival. Il conflitto tra informazione e manipolazione è il tema della coreografia, nata dall’incontro con le parole del linguista e filosofo Noam Chomsky. A incarnarle sulla scena, oltre lo stesso Cherkaoui, quattro danzatori e un gruppo altrettanto nutrito di musicisti, per ibridare percussioni giapponesi, sonorità coreane, voci congolesi e sarod indiano. Continue reading

Pietrasanta: “Opere scelte”, Paladino inaugura la Galleria Bonelli

Fino al 10 settembre è possibile vedere la mostra di Mimmo Paladino “Opere scelte” che il 29 luglio scorso ha inaugurato la nuova sede della Galleria Giovanni Bonelli a Pietrasanta (Lucca). In esposizione quindici tecniche miste su cartone dell’artista campano, allestite con la cura di Flavio Arensi, che rappresentano una panoramica del lavoro di Paladino, nella quale si riconosce la cifra espressiva più caratteristica, densa di simbolismo e mistero. Al suo interno, infatti, si incontrano frammenti di figure geometriche, teste e mani, case, numeri, stelle, vasi attraverso un linguaggio che fonde spazio e tempo e rimanda spesso a un universo primitivo e arcano, rivisitato da uno sguardo contemporaneo. Continue reading

Agrigento: “Fra stranianti silenzi”, scatti di Salvo Bombara

Fino al 9 settembre è visibile la personale di Salvo Bombara “Fra stranianti silenzi”, aperta lo scorso 14 luglio presso lo Spazio espositivo di Francesco Siracusa, ad Agrigento, con la cura di Emanuela Alfano. La fotografica accompagna il visitatore in scenari inusuali descrivendo la grande passione del fotografo per il mare e la continua analisi profonda della luce. Continue reading

“Medieval Vertigo”, videomapping 3D sulla Torre Grossa di San Gimignano

La Torre Grossa di San Gimignano (Siena), la più alta con i suoi 54 metri, a partire dal 10 agosto aggiungerà alle sue attrattive architettoniche e panoramiche anche quella di uno spettacolo videomapping 3D, “Medieval Vertigo”, in italiano e in inglese, con colonne sonore originali. L’ascesa dei 218 gradini fino alla sommità, dalla quale si ammira non solo la città ma ampie vedute di colline e borghi dei dintorni, sarà accompagnata e arricchita da visioni dinamiche ed emozionanti, grazie alla tecnologia multimediale che permette di proiettare video su superfici reali. Al salire dei visitatori, la Torre 3D si innalza blocco su blocco; vengono edificati gli ambienti del Palazzo Comunale; si scontrano le famiglie rivali Ardinghelli e Salvucci, guelfa l’una, ghibellina l’altra; prendono forma i cicli pittorici del Duomo e di San Lorenzo in Ponte, affreschi di Taddeo di Bartolo, Cenni di Francesco di ser Cenni e Lippo Memmi; svettano le torri circostanti e la campagna cambia aspetto. Il progetto è promosso dal Comune, realizzato da Unità C1 e prodotto da Civita-Opera, gestore dei Musei Civici. ​ Continue reading

A Pontenure e Piacenza il Concorto Film Festival, sedicesima edizione

Dal 19 al 26 agosto torna a Pontenure (Pc) e Piacenza il Concorto Film Festival, giunto alla sedicesima edizione, tra le più longeve e importanti rassegne italiane dedicate esclusivamente al cortometraggio. In programma le proiezioni di oltre cinquanta film, provenienti da venti paesi, selezionati per contendersi l’Asino d’oro, premio che sarà assegnato da una giuria di addetti ai lavori composta da Yorgos Arvanitis, Anna Budanova, Laurent Crouzeix, Massimo Lechi e Sven Schwarz. Tra le novità di quest’anno il concorso “Borders”, organizzato in collaborazione con il Lago Film Fest, dedicato al tema delle migrazioni e dei confini. Paesi ospiti di questa edizione saranno l’Argentina e la Romania. Il cartellone comprende, inoltre, sezioni fuori concorso, appuntamenti formativi e incursioni nella musica di ricerca. Continue reading

Roma: il Complesso del Vittoriano prepara l’omaggio alla Leica

Il Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, a Roma, ospiterà dal 17 novembre 2017 al 18 febbraio 2018 la mostra “Foto. 100 anni di fotografia Leica”, prodotta e realizzata da Arthemisia e Contrasto e curata da Hans-Michael Koetzle: un omaggio alla prima macchina fotografica 35 mm provvista di pellicola e a tutti gli artisti che l’hanno utilizzata. In esposizione oltre a fotocamere, documenti, libri e riviste, oltre 350 immagini di grandi maestri, da Henri Cartier-Bresson a Gianni Berengo Gardin, da William Klein a Robert Frank, da Robert Capa a Elliott Erwitt. Continue reading

Brescia: “Pop Time”, antologica di Roberto Malquori

La galleria Colossi Arte Contemporanea di Brescia propone dal 9 settembre al 18 ottobre la mostra “Pop Time”, antologica di Roberto Malquori. L’esposizione rende omaggio al maestro toscano (Castelfiorentino, Firenze, 1929), esponente di spicco dell’arte italiana d’avanguardia e poi del Bauhaus Situazionista Scandinavo, con una selezione delle sue opere più rappresentative, le Iconosfere degli anni Sessanta, caratterizzate dall’accostamento e dalla moltiplicazione di immagini tratte dal panorama iconografico della società massmediatica. Continue reading

Verona: in autunno la monografica su Botero

Arriverà il 21 ottobre a Verona, all’Arena Museo Opera la mostra su Fernando Botero in corso nel Complesso del Vittoriano di Roma. Palazzo Forti accoglierà l’ampia monografica dedicata al maestro contemporaneo colombiano, tra i più riconoscibili artisti contemporanei. Cinquanta capolavori ripercorreranno oltre cinquant’anni di carriera, dal 1958 al 2016. Continue reading

Il Colosseo come simbolo di potere Colosseo. Un`icona. Settima parte

In questa settima e ultima puntata della mini-serie dedicata da RAI ARTE alla storia del Colosseo (nell’ambito della mostra Colosseo. Un’icona) la direttrice del monumento Rossella Rea spiega l’uso del monumento durante il ventennio fascista.

Con l’avvento del fascismo in Italia, il Colosseo torna ad acquisire il ruolo di simbolo di potere che era stato alla base della sua edificazione per mano della dinastia dei Flavi e che era perdurato fino al tardo Medioevo, nel periodo della lotta delle investiture. Sul volgere del Cinquecento, il Colosseo va incontro ad un processo di cristianizzazione il cui culmine si ha con la costruzione delle edicole della via Crucis nel 1675. Dal Settecento si impone come meta privilegiata del Gran Tour di poeti, scrittori e vedutisti. Infine nell’Ottocento diventa luogo ideale per i raduni, per cui vengono realizzati degli interventi, tuttora visibili, per adeguarlo a questa destinazione d’uso.

Durante il Fascismo, la maestà del Colosseo si impone sullo sfondo di eventi da immortalare o da impiegare in fotomontaggi a uso propagandistico del simbolo più potente dell’impero, fra gli altri di cui il Fascismo andava appropriandosi nella costruzione di una nuova grande Roma. Si apriva infatti l’era del “piccone risanatore”, il paesaggio urbano della Capitale stava cambiando, come rivelano roboanti aeropitture, e la superba Via dell’Impero riallacciava l’anfiteatro al cuore di Roma, con un fuoco prospettico ideale per le parate militari.

Curiosa la circostanza per cui, l’unico episodio di un uso culturale del Colosseo, fu la rappresentazione notturna dell’Aida di Verdi alla presenza del Duce nel 1938.

In mostra per la prima volta l’epigrafe che Mussolini posò nel 1926 su uno dei lati alla base della Croce che ancora oggi sorge sul margine settentrionale dell’arena. Mussolini aveva sanato l’antico vulnus della rimozione della Croce fatta erigere da Benedetto XIV al centro dell’arena nel 1750, quando aveva consacrato il monumento ai Martiri, per poter procedere tra il 1874 e il 1875 allo sterro degli ipogei: forse proprio per smorzare le possibili ansie della Chiesa, giustapponendo nel suo basamento un’iscrizione politica accanto a quella religiosa che ricordava la benemerenza del pontificato di Pio XI.

Mussolini assegnava inoltre al “Colosseo Quadrato”, il Palazzo della Civiltà Italiana, un ruolo eminente nel cantiere dell’Esposizione Universale di Roma: quella glaciale, metafisica pietrificazione – messa a fuoco dal cielo in uno scatto di Olivo Barbieri – voleva incarnare e tramandare i valori fascisti, modellando il carattere delle generazioni a venire e l’identità nazionale di un popolo di guerrieri e costruttori. Ma l’ambizioso progetto non viene completato da Mussolini a causa dello scoppio della guerra. Nel giugno del ‘44 il Colosseo viene di nuovo usato come simbolo di potere immortalato nelle riprese della liberazione di Roma dove i mezzi corazzati americani sfileranno accanto al Colosseo tra la folla esultante.

Guarda anche

Colosseo. Un’icona. Prima parte.

Il Colosseo di Carlo Lucangeli. Colosseo. Un`icona. Seconda parte

Allestire una mostra. La sfida del Colosseo Colosseo. Un`icona.Terza parte

La flora del Colosseo. Colosseo. Un’icona. Quarta parte

Un`ospedale all`interno del Colosseo. Colosseo. Un`icona. Quinta parte

Progetti per il Colosseo (per fortuna) mai realizzati. Colosseo. Un`icona. Sesta parte

 

Colosseo. Un’icona

Roma, Colosseo

Fino al 7 gennaio 2018 Continue reading

Milano: in cantiere “ICity Lab”

È in preparazione l’edizione 2017 di “ICity Lab” – due giorni di confronto tra enti locali, amministrazioni, aziende innovative, attori territoriali e cittadini sul tema della smart city – in programma quest’anno presso lo Spazio “Base Milano” un innovativo luogo creativo, esempio di recupero di archeologia industriale, il 24 e il 25 ottobre. Ad arricchire il quadro tematico un’analisi sul modello di sviluppo delle città, in linea con gli obiettivi della Strategia per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e il piano di indicatori identificati per l’Italia dall’Istat. Continue reading

Roma: Sasha Waltz inaugura il Romaeuropa Festival

Dal 20 al 23 settembre il Teatro Argentina, nella Capitale, ospita Kreatur, lo spettacolo di Sasha Waltz & Guests che inaugura il Romaeuropa Festival. La coreografa tedesca apre la trentaduesima edizione della manifestazione con la sua nuova creazione, che intreccia due differenti collaborazioni: da un lato la visionaria fashion designer Iris van Herpen, dall’altro il light designer Urs Schönebaum, per lungo tempo collaboratore di Robert Wilson e oggi regolarmente impegnato con artisti del calibro di William Kentridge. Ad affiancarli sono le musiche di Soundwalk Collective, band di New York che vanta anch’essa collaborazioni con star come Patti Smith. I quattordici danzatori in scena sono una combinazione esplosiva di danza, moda, musica e luce. Continue reading

Sasha Waltz inaugura il Romaeuropa Festival

Dal 20 al 23 settembre il Teatro Argentina, nella Capitale, ospita Kreatur, lo spettacolo di Sasha Waltz & Guests che inaugura il Romaeuropa Festival. La coreografa tedesca apre la trentaduesima edizione della manifestazione con la sua nuova creazione, che intreccia due differenti collaborazioni: da un lato la visionaria fashion designer Iris van Herpen, dall’altro il light designer Urs Schönebaum, per lungo tempo collaboratore di Robert Wilson e oggi regolarmente impegnato con artisti del calibro di William Kentridge. Ad affiancarli sono le musiche di Soundwalk Collective, band di New York che vanta anch’essa collaborazioni con star come Patti Smith. I quattordici danzatori in scena sono una combinazione esplosiva di danza, moda, musica e luce. Continue reading